3d femmine
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illustrato da Carlotta Scalabrini
formato

cartonato, 14,5x21,8 cm, illustrazioni a colori

età 8+
pagine

128

prezzo

€ 14.50

ISBN

9788836140114

Femmina non è una parolaccia

LE BAMBINE E I BAMBINI DEVONO AVERE LO STESSO SUPERPOTERE: ESSERE TUTTO CIÒ CHE VOGLIONO!

Nina ha dieci anni e sa di essere un sacco di cose. Curiosa, allegra, un po’ testarda, coccolona… E quando i suoi vicini prendono in giro una bambina solo perché pretende di giocare ai pirati con loro, scopre di essere anche un’altra cosa: femminista. Scopre anche molto altro. Che essere carine non è un dovere. Che è importante far sentire la propria voce. Che non si deve per forza scegliere se essere principesse o guerriere, ma si può essere un po’ tutte e due. Nina lo imparerà a poco a poco, nelle piccole situazioni di ogni giorno a casa, a scuola, con le sue amiche e i suoi amici.

 

 

LO HANNO LETTO PER NOI…

JENNIFER GUERRA (autrice di “Il capitale amoroso. Manifesto per un eros politico e rivoluzionario”, Bompiani) 

Nina ha 10 anni, è una bambina sportiva e intraprendente che un giorno scopre di essere femminista. Lo scopre perché difende l’amica Bianca da due bulli che non vogliono che giochi con loro perché “è una femmina”. Quante volte ci sono stati preclusi giochi, attività, professioni e desideri con questa frase? Tre parole che arrivano a determinare le vite delle donne, a schiacciarle dentro confini ben delimitati. Ma Nina ha intenzione di oltrepassarli a uno a uno, attraverso la storia del femminismo e alla riconoscenza verso le donne del passato che oggi le permettono di giocare ai pirati, votare e scegliere i regali giusti per i compleanni; attraverso la cura e l’ascolto degli altri, la scoperta delle differenze e il loro rispetto. Con Femmina non è una parolaccia, Carolina Capria e Mariella Martucci, accompagnate dalle illustrazioni di Carlotta Scalabrini, hanno scritto un manuale travestito da romanzo, che con tutto l’entusiasmo di un’avventura picaresca aiuta a capire non solo la fondamentale importanza dei diritti, ma anche la bellezza della diversità.

 

SIMONE TEMPIA (autore di “Vita con Lloyd. I miei giorni insieme a un maggiordomo immaginario”Rizzoli Lizard) 

Femmina non è una parolaccia di Carolina Capria e Mariella Martucci (con illustrazioni di Carlotta Scalabrini) non è un libro che cerca di spiegare in maniera semplice una cosa difficile. È un libro che racconta in maniera semplice una cosa ancor più semplice. È un libro che racconta infatti di come le bambine possano giocare ai pirati e alle principesse, di come un bambino possa fare merenda con le sue amiche e giocare a calcio, di come si possano amare strass e dinosauri, le gonne in tulle e i cappelli da vichingo, e pure i piedoni da yeti. Perché Femmina non è una parolaccia racconta in maniera semplice una cosa ancor più semplice e questa cosa semplice è che le persone sono complesse. Alla fine è chi riduce tutto ad azzurro e rosa, chi traccia righe per separare l’uno dall’altra, chi fa il “tu sì e tu no” che nega questa complessità. Femmina non è una parolaccia è un libro per maschi, è un libro per femmine, è un libro per chiunque voglia riappropriarsi di un mondo fatto di possibilità legate a talento e predisposizione, non vincolato da doveri e divieti imposti esclusivamente per appartenenza di genere.
E io non posso che ricordare le parole del padre del mio amico Mattia che ci raccontava di come,
negli anni ’70, per pagarsi gli studi, rispose a un annuncio che recitava “Cercasi baby sitter”
e venne guardato con estrema diffidenza dalla famiglia perché era un uomo.

“Beh, che c’entra. Mi piace stare con i bambini” rispose. “Furono gli anni tra i più belli della mia vita. E col bambino ci divertivamo come pazzi” raccontava il Mauro. E gli brillavano gli occhi.
Ecco, Femmina non è una parolaccia di Carolina Capria e Mariella Martucci parla anche del signor Mauro. Perché il femminismo è anche per lui.

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